Festa di Maria Bambina
L’8 settembre 1910 si celebrò la prima festa dedicata a Maria Bambina, già posta il 1 marzo 1910 nella cappella del Cascamificio. Tanti si accostarono alla comunione e tantissimi bambini fecero corona umana al SS. Sacramento solennemente esposto. Tutti adoravano, i più cantavano e non pochi versavano lacrime di gioia. Tutto si svolse nella cappella della direzione della Cascami Seta e le suore di Maria Bambina prepararono menti, cuori e fiori, per dare lode a Maria e mantenendo nel popolo fede viva e zelo ardente.
Dalla storia si apprende che il 12 settembre 1926 in occasione della posa della prima pietra della erigenda chiesa in frazione Cascame si tenne la solenne processione con il simulacro di Maria Bambina. Dalle cronache nulla è detto di ciò che avvenne in quei sedici anni (1910-1926) ma il cuore facilmente intuisce che accanto al prosperare economico donato dal lavoro della possente fabbrica si sviluppasse un medesimo prosperare di fede al punto da far nascere nelle autorità la volontà di edificare una nuova chiesa parrocchiale. Mi piace pensare che tutti questi anni siano serviti come vero e proprio tempo di gestazione per far radicare, sviluppare, nascere e crescere la devozione a Maria Bambina che non solo trovò un proprio altare nel nuovo tempio ma segnò in modo indelebile l’animo dei fedeli che, a più di un secolo di distanza e con la parrocchia dedicata a San Giuseppe, ancora oggi si impegna a far festa a colei che la liturgia chiama “aurora”, che annuncia il sole che è Cristo Signore.
Le tante preghiere, le rinnovate processioni, i cori accesi e le grazie elargite sono nell’intimo di tante generazioni. Ancora una volta si avvera la certezza di fede che invocando Maria si aprono nuove strade e pregandola come nascente si invita alla speranza.
Con gioia, forza e slancio ripetiamo: “Speranza nostra, salve”.