Consiglio pastorale parrocchiale
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è un organo di comunione che, come immagine della Chiesa, esprime e realizza la corresponsabilità dei fedeli alla missione della Chiesa, nello spirito della corresponsabilità comunionale e gerarchica, a livello di comunità cristiana parrocchiale: “Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione” (Novo Millenium Ineunte 43).
La Conferenza Episcopale Italiana nel documento Comunione e Comunità ricorda che il Consiglio Pastorale Parrocchiale è uno degli organismi di comunione ecclesiale e sono “scuole e palestre che educano al senso e al servizio della comunione e contribuiscono — nella misura della loro natura e delle loro finalità — non solo a creare una mentalità nuova, ma a costruire la realtà e a rivelare la fisionomia nuova della Chiesa conciliare” e dopo il convegno “Evangelizzazione e promozione umana” ribadendo l’importanza della partecipazione dei laici alla vita della comunità cristiana aggiunge: “Sentiamo l’esigenza sempre più urgente di istituire o potenziare gli organismi collegiali di partecipazione, come espressione spirituale e operativa di tutto il popolo di Dio, luogo pedagogico ed evangelico della formazione ecclesiale, strumento del comune studio e della comune ricerca per essere adeguatamente presenti ai bisogni della nostra società”.
La costituzione del Consiglio Pastorale Parrocchiale fonda le sue radici nella dottrina conciliare che ricorda: “I laici, radunati nel popolo di Dio e costituiti nell’unico Corpo di Cristo sotto un solo capo, chiunque essi siano, sono chiamati come membra vive a contribuire con tutte le loro forze, ricevute dalla bontà del Creatore e dalla grazia del Redentore, all’incremento della Chiesa e alla sua ininterrotta santificazione” (Lumen Gentium 33).
La collaborazione comprende anche il diritto-dovere di consigliare: “I laici, nella misura della scienza, della competenza e del prestigio di cui godono, hanno il diritto, anzi a volte anche il dovere di far conoscere (ai propri pastori) il loro parere su quanto attiene al bene della Chiesa” (Lumen Gentium 37).
Papa Giovanni Paolo II in Novo Millennio Ineunte scrisse: “Devono essere sempre meglio valorizzati gli organismi di partecipazione previsti dal Diritto canonico, come i Consigli pastorali. Essi, com’è noto, non si ispirano ai criteri della democrazia parlamentare, perché operano in via consultiva e non deliberativa. Non per questo tuttavia perdono di significato e di rilevanza. La teologia e la spiritualità della comunione, infatti, ispirano un reciproco ed efficace ascolto tra pastori e fedeli, tenendoli, da un lato, uniti a priori in tutto ciò che è essenziale, e spingendoli, dall’altro, a convergere normalmente anche nell’opinabile verso scelte ponderate e condivise” (Novo Millenium Ineunte 41).
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è costituito a norma del Codice di Diritto Canonico: “In ogni parrocchia venga costituito il consiglio pastorale, che è presieduto dal parroco e nel quale i fedeli, insieme con coloro che partecipano alla cura pastorale della parrocchia in forza del proprio ufficio, prestano il loro aiuto nel promuovere l’attività pastorale”. (Codice di Diritto Canonico, canone 536)
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è l’organismo consultivo
- della comunione e sinodalità ecclesiale
- del discernimento comunitario e della corresponsabilità (Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia 12)
- di programmazione e di coordinamento dell’azione pastorale della parrocchia
- in ordine all’evangelizzazione, alla santificazione e alla carità dell’intera comunità e dei singoli battezzati (Apostolicam Actuositatem 26).
Il suo primo obiettivo non è quello di ricercare migliori organizzazioni per ottenere migliori risultati. Il Consiglio Pastorale è un’immagine di Chiesa di cui il Consiglio vuole essere un segno:
- una Chiesa quale comunità dei credenti nel Signore Gesù;
- una Chiesa nella quale ogni credente è chiamato a svolgere un servizio;
- una Chiesa realtà di comunione articolata, dove ciascuno svolge il proprio compito.
Volendo precisare meglio i compiti del Consiglio Pastorale Parrocchiale, il primo compito è quello di attuare una continua riflessione sulla vita religiosa della parrocchia e sulla società circostante. E ciascuno, con la propria diversa sensibilità, è chiamato a osservare quel che più lo colpisce, quel che per lui è importante. Questo momento di ascolto e di dialogo è di primaria importanza per crescere insieme, per formare comunità. Da questo ascolto nasce il secondo compito: la elaborazione e la gestione del piano pastorale parrocchiale che comprende molteplici aspetti:
- la crescita della fede e della carità della parrocchia;
- l’azione missionaria verso la periferia, verso coloro che si sono allontanati dalla chiesa per i motivi più differenti;
- l’impegno di promozione umana verso tutti.
Essere membro di un Consiglio Pastorale Parrocchiale suppone un particolare legame con Gesù Cristo e con Cristo servo. Un consigliere di un Consiglio Pastorale Parrocchiale esercita di fatto un vero servizio ecclesiale. Punto di partenza è sentirsi Chiesa, che è madre e maestra, soggetto attivo e ha molti membri.
Per questo chi ne fa parte non può che avere una autentica mentalità ecclesiale. Dalla mentalità discende il modo di pensare che detta il modo di agire.
Tale mentalità non può che essere:
- cristocentrica: il punto di riferimento obbligato è Cristo. È Lui il centro, il capo della Chiesa; è Lui che la guida, che la fa vivere, che la salva.
- ecclesiale: la salvezza è personale ma si realizza in una comunità (ecclesia), perché Cristo Salvatore è vivente nella comunità.
- missionaria: la salvezza non è rivolta solo a quelli di casa, è data perché sia estesa fino ai confini della terra. Non ci si può attardare o rinchiudere solo nel proprio gruppo, ma occorre aprirsi a tutta la comunità.
- di servizio: è la mentalità descritta dalla parabola dei servi inutili (Lc 17, 7-10), una mentalità umile, disponibile a dare a Dio e ai fratelli tempo, competenze, impegno senza niente chiedere. Si serve mettendo a disposizione degli altri quel che si è e quel che si ha.
L’attuale Consiglio Pastorale Parrocchiale è stato costituito il 01 febbraio 2021 e resterà in carica per quattro anni ed è convocato 4/5 volte all’anno. E’ costituito dal Parroco, dal Diacono e da 12 laici scelti dal Parroco in rappresentanza dei vari ambiti operativi in Parrocchia.
Nagari don Paolo
Alfano Agostino
Artuso Cristina
Bonacossa Beatrice
Cagliero Davide
Cau Manuele
Costa Giovanolo Monica
Deambrogi Monica
Favarin Mariella
Guerreschi Davide
Lamberti Daniela
Locatelli Aldo
Medaglia Stefano
Zari Valentino